Ben venga il primo maggio!
di Giuliano Lenni
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“Ben venga maggio e 'l gonfalon selvaggio! Ben venga primavera che vuol l' uom s'innamori; e voi, donzelle, a schiera co li vostri amadori, che di rose e di fiori vi fate belle il maggio...” Così il Poliziano celebrò il mese delle rose, inno alla primavera e al risveglio della natura. Ancora oggi maggio è considerato un’ ode alla gioia e, dopo il torpore invernale, è l’occasione più ghiotta per organizzare in ogni dove un grande numero di feste e sagre che caratterizzano questo affascinante mese. La principale attrazione della Valdichiana è la tradizionale e rinomata “fiera del 1° maggio” che, svolgendosi a Montepulciano tra il centro storico e la crocetta, coniuga la festa dei lavoratori con la celebrazione di Sant’Agnese Segni, la domenicana compatrona della città Poliziana. Fin dalle prime ore del mattino, i venditori ambulanti, organizzano le proprie postazioni per proporre i loro prodotti alle migliaia di persone che affollano il grande mercato durante l’intera giornata, che termina verso sera. La crocetta è occupata da banchi che vendono di tutto, dagli oggetti in plastica all’abbigliamento e biancheria intima, passando attraverso scarpe, pentole e posaterie. Nella ex piazza del mercato, tra frutta fresca e verdura, si sente un buon odore di porchetta che, insieme ai baccelli mangiati con il pecorino fresco, rappresenta una prelibatezza tipica di questa giornata. Risalendo verso il Santuario di Sant’ Agnese, dove a metà mattinata viene celebrata la messa in onore della Santa alla presenza delle autorità e delle contrade, ci imbattiamo in rivendite di accessori per auto, saponi e profumi più o meno taroccati, giocattoli e piccoli animali impauriti e frastornati ammassati di fronte all’ex macelli. Arrivati al giardino di Poggiofanti si possono ammirare mobili, quadri e idee per la casa in vimini e bambù, libri e articoli in pelle, prodotti che si ritrovano anche quando ci si incammina su per il centro storico dove sono presenti anche oggetti e prodotti orientali. Per i bambini e i ragazzi le macchinine allo sterro sono l’attrazione più invitante e gli adulti, passeggiando tra le giostre con i figli, riassaporano il tempo della loro giovinezza. La tradizione popolare vuole che alcuni organizzino, all’interno di cantine o rimesse, la classica colazione, alla quale amici e parenti volentieri accorrono per gustare i tipici prodotti della festa innaffiati dal buon vino rosso locale. Gli ospiti che soggiornano a Montepulciano, anche se hanno qualche difficoltà a parcheggiare le auto e devono sopportare alcuni disagi, sono coinvolti dal clima festoso della fiera e sovente acquistano alcuni souvenir dalle bancarelle per la gioia dei commercianti stanchi ma felici. Quando alla sera si smontano i banchi e la gente sciama verso le proprie case rimane solo una leggera malinconia che ben presto sparirà al pensiero che l’attesa data ritornerà l’anno successivo e via andare. Dunque, evviva il primo maggio che con i suoi rumori e la sua confusione rallegra grandi e piccini e regala a tutti un soffio di spensieratezza e serenità.