Ciao Maestra
In ricordo di Ines Tonini
di Giuliano Lenni
di Giuliano Lenni
Durante i freddi pomeriggi invernali o nelle calde giornate estive, era piacevole dialogare dei più svariati argomenti con una signora per bene che sapeva ascoltare e parlare da dotta maestra dei tempi passati che, nonostante la sua grande esperienza di vita, riusciva ancora a stupirsi di fatti e accadimenti che per il mondo moderno, come usava dire lei, erano situazioni normali e consuete. Aveva ricevuto un’educazione e un insegnamento scolastico intransigenti, che l’avevano temprata in maniera solida, aiutandola a sopportare anche un lavoro che l’aveva costretta a svolgere il suo ruolo di giovane maestra di prima nomina in scuole lontane dalla sua Montepulciano, in luoghi raggiungibili solo in bicicletta o a piedi, senza il beneficio dei molti mezzi di trasporto odierni, ma armata solo di buona volontà. Nonostante questo preservava un buon ricordo per quei tempi ormai lontani che serbava in memoria e descriveva con un pizzico di nostalgia. E provava una grande nostalgia anche quando accennava a Nello, suo compagno di vita per quasi cinquant’anni, e si emozionava al ricordo del doloroso distacco da quel marito amato profondamente e del quale si era presa cura fino alla fine dei suoi giorni. Cristiana convinta e tenace assertrice di silenziosa beneficenza e di reale soccorso nei confronti dei più bisognosi, Ines Tonini trascorreva le sue giornate tra i suoi molti ricordi e le poesie che di tanto in tanto si dilettava a comporre, e famosi erano i suoi biglietti augurali, sempre in rima e ricolmi di un forte contenuto morale. Noi familiari la vogliamo ricordare come se fosse ancora tra noi e, visto che non amava molto i necrologi, siamo certi che leggendo queste parole ci avrebbe guardato con il suo sorriso intelligente e affettuoso di chi sa che siamo soltanto di passaggio e che, come sosteneva lei stessa, bisogna vivere il nostro tempo nel modo più dignitoso possibile e pieno di amore per il prossimo.